Veterinarte
Quarant'anni con voi
Un tuffo nel passato cavalcando il presente e strizzando l’occhio al futuro, in una carrellata di immagini che rappresentano una professione raccontando un po’ di storia della veterinaria.
Questo è ciò che Leonardo, in occasione del quarantesimo anno dall’apertura della sua attività a Bonelle, ha voluto trasmettere, ciò che ha voluto regalare all’occhio di chi guarda. Un messaggio visivo teso a comunicare la dedizione per il proprio lavoro, il rispetto per quello dei colleghi, ma soprattutto l’amore verso gli animali.
Un modo per esprimere gratitudine nei confronti di chi, insieme a lui, ha condiviso un percorso fatto di impegno e di reciproca stima, ascoltando sempre chi non ha voce e non dimenticando mai i veri amici. Una storia affascinante, rappresentata da persone dotate di spirito pionieristico e di una visione ampia, volta ad esplorare le più moderne tecnologie anche in una piccola realtà com’era quella del territorio pistoiese negli anni ‘80. A questo proposito è doveroso citare la Clinica Veterinaria Valdinievole, struttura che per prima ha introdotto la risonanza magnetica nella nostra provincia, permettendo indagini diagnostiche accurate di cui hanno potuto usufruire molti professionisti per migliorare la vita dei loro pazienti.
Ripercorrere un passato così denso di importanti scoperte, dove la salute dell’uomo e quella degli animali hanno camminato fianco a fianco, deve essere uno stimolo per coloro che, nell’ambito delle diverse competenze, operano nel mondo della veterinaria. Le sfide future saranno la motivazione per muovere i prossimi passi verso obiettivi sempre più ambiziosi.
foto di Andrea Begliomini, testi di Gianna Bizzarri Venturi
L’opera murale, realizzata dagli artisti Andrea Casciu e Fargo, è costituita da un insieme di scene, temporalmente collocate dall’inizio del ventesimo secolo ad oggi, che vanno osservate iniziando la visione in senso antiorario.
Non dall’ingresso principale, bensì dal fondo della facciata laterale sinistra della clinica.
Il salasso nel cavallo
La testa di un magnifico animale, gli strumenti e una goccia di sangue sullo sfondo a rappresentare il salasso nel cavallo. Questa pratica empirica era assai diffusa in passato ed era eseguita prevalentemente dai maniscalchi.
Agli inizi del ventesimo secolo, in ambiente rurale, l’intervento del veterinario era richiesto solo in casi estremi, perché avrebbe rappresentato un costo aggiuntivo non indifferente.
Il “sapere” tramandato dall’esperienza popolare, seppur importante, non è neppure lontanamente paragonabile per mezzi e tipi di cura a quello attuale.
Bisognerà però attendere qualche anno perché gli atti medici vengano affidati solo a chi ha i titoli per esercitarli migliorando sensibilmente le condizioni degli animali da reddito.
Il parto della mucca
Una corda, una mucca e il suo vitello sono il cuore del dipinto.
In ambiente contadino, il parto della mucca era considerato un evento molto importante. L’animale, fino alla metà del secolo scorso, era visto, prevalentemente, come mezzo utile a produrre e quindi dare sostentamento, ma la vacca aveva un ruolo primario e la nascita del vitellino era considerata un vero e proprio avvenimento.
Ogni mucca aveva un nome e veniva assistita durante il parto. Il veterinario, per facilitare e accelerare la nascita del piccolo, legava con una semplice corda le zampe che sporgevano dal canale del parto per tirarlo e aiutarne l’uscita.
Il cane e il gatto
Un cane, un gatto e uno stetoscopio i tre simboli scelti dagli artisti per rappresentare l’ingresso di questi animali nelle case degli italiani, non più come operai o bestie da reddito, ma come veri e propri compagni di vita.
L’interesse economico non prevale più sul fattore affettivo e il lavoro del veterinario diviene ancor più essenziale.
Nascono molti ambulatori e sempre più professionisti si interessano di piccoli animali da compagnia.
E’ una svolta epocale e un chiaro segno di benessere di una civiltà che avanza.
Stop alle mutilazioni per fini estetici
Evidente segnale di civiltà in questa rappresentazione che raffigura due cani della stessa razza, ma con un importante dettaglio che li distingue.
Uno di loro ha le orecchie e la coda amputate, mentre l’altro le ha integre.
Il bisturi al centro è un emblema da dimenticare in questo contesto.
L’entrata in vigore della legge che vieta le mutilazioni per fini estetici è stato un enorme passo avanti, una dimostrazione di cultura e sensibilità.
L'anestesia
Fino agli anni 70/80 in qualche piccolo ambulatorio di paese ancora si praticava l’anestesia per mezzo di un barattolo con all’interno tamponi di ovatta imbevuta di cloroformio.
Le moderne tecniche anestesiologiche, anche per gli animali da compagnia, erano però ormai di uso comune ed oggi hanno raggiunto livelli di perfezionamento davvero molto elevati.
Arriva la ... veterinaria!
Il sacro fuoco della passione per lo studio degli animali e la loro cura investe anche la donna e la professione veterinaria si tinge di rosa.
Considerato un mestiere poco adatto al genere femminile, perché troppo duro e pesante, fino a pochi anni addietro, con l’avvento del boom economico e una diversa visione dell’animale a livello sociale e culturale, anche le donne possono esprimere il meglio in questa professione apportando un contributo di altissimo livello.
Gli animali esotici
Serpenti, pappagalli, tartarughe, iguane, furetti, conigli e molti altri attori di un mondo variegato di voci e di colori.
Gli animali esotici entrano a far parte della tipologia di pazienti del veterinario e la specializzazione per la loro cura prevede un corso di studi aggiuntivo dopo il diploma di laurea.
L'ago Brunetti
La grande passione di Leonardo per gli animali esotici lo porta a studiare nuove tecniche e nuovi mezzi volti a migliorarne il benessere.
Nel 2005 durante un congresso tenutosi a Tucson, in Arizona, viene presentato “l'ago Brunetti”, un particolare strumento da lui stesso ideato per ottimizzare l’anestesia nelle tartarughe permettendo così di eliminare totalmente qualsiasi sofferenza durante gli interventi chirurgici.
La SIVAE
Dal largo interesse nei confronti degli animali esotici, nasce un gruppo di studio dedicato alla medicina e alla chirurgia di queste specie.
Da questa collaborazione di professionisti, nel 1999, vede la luce la SIVAE – Società Italiana Veterinari Animali Esotici – della quale Leonardo viene nominato primo presidente.
La diagnostica per immagini
Dall’indagine ecografica alla tomografia computerizzata, fino ad arrivare alla risonanza magnetica, alle metodiche endoscopiche di ultima generazione e alla chirurgia mininvasiva.
La veterinaria si è adeguata ai tempi raggiungendo traguardi un tempo impensabili che oggi sono una splendida realtà.
Veterinarte: foto di Andrea Begliomini, testi di Gianna Bizzarri Venturi